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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS 36/1 - 2000

Eric Fromm's Legacy: Beyond a Two-Person Psychology
 Mauricio Cortina

In questa breve comunicazione Mauricio Cortina riprende l'articolo di Jay B. Frankel, "Are interpersonal and relational psychoanalysis the same?", pubblicato sul n. 4/1998 della rivista (vedi segnalazione su Psicoterapia e Scienze Umane, 2/1999, pag. 160), che a sua volta era stato stimolato dal lungo saggio-recensione di Irwin Hirsch (pubblicato sul n. 4/1997 della rivista) del libro di Lewis Aron  del 1996 A Meeting of Minds: Mutuality in Psychoanalysis (vedi la segnalazione su Psicoter. sci. um., 1/1998, p. 170). Stephen A. Mitchell, a sua volta, aveva risposto a Frankel e Hirsch con una "Lettera al direttore" nel n. 2/1999 (vedi segnalazione su Psicoter. sci. um., 4/1999, pp. 158-159). Mauricio Cortina, oltre che essere un noto studioso della teoria dell'attaccamento di Bolwby (si veda ad esempio il suo saggio sul n. 5/1999 di Psychoanalytic Dialogues, discusso da vari autori), è un profondo conoscitore di Fromm, ed ha curato, assieme a Michael Maccoby, il volume A Prohetic Analysts: Erich Fromm's Contributions to Psychoanalysis (Hillsdale, NJ: Aronson, 1996). In questa breve comunicazione ritorna, tra le altre cose,  sui commenti fatti da Frankel e Mitchell a proposito del carattere di Fromm "autorevole, diretto, confrontativo, e interessato prevalentemente al qui e ora alle spese della analisi delle esperienze passate", nonché sulla supposta insufficiente analisi del suo transfert e delle sue difficoltà ad accettare i tratti di dipendenza dei suoi analizzandi (fattore questo che sarebbe responsabile di un tipico carattere "macho", duro, assertivo, e al limite autoritario di molti dei suoi ex-pazienti e colleghi "frommiani" che sono tanti formati da lui, sia al W.A. White Institute che all'Istituto Psicoanalitico del Messico, dove Fromm ha lavorato per tanti anni). Cortina, anche se in parte è d'accordo con queste osservazioni, le inserisce in un contesto più vasto, parlando anche dello sforzo teorico di Fromm di collegare la sua teoria psicoanalitica con le più vaste istanze sociali (si vedano, ad esempio, i suoi concetti di "inconscio sociale" e di "psicoanalisi sociale"), e sottolineando anche i tanti aspetti positivi della tecnica di Fromm, cercando di vederli in una luce più obiettiva. Secondo Cortina, una attenzione esclusiva delle influenze patogene della famiglia sul bambino piccolo per Fromm è limitata a causa delle seguenti ragioni: 1) le esperienze infantili sono solo dei prototipi, che non determinano completamente le esperienze future; 2) è inutile approfondire le esperienze infantili senza che esse "tornino vive" nel presente; 3) la influenza dei genitori è molto più complessa di quanto si creda, essi ad esempio sono anche degli "agenti psichici della società"; 4) uno studio comprensivo dello sviluppo richiede anche una comprensione dei fattori economici e culturali ai quali le famiglie devono adattarsi. Nell'ultima parte di questa breve comunicazione viene toccato il rapporto tra l'approccio di Fromm e le attuale tendenze post-moderne in psicoanalisi, che appaiono in deciso contrasto con le idee di Fromm: anche qui vengono approfonditi sia gli aspetti positivi che negativi di questo contrasto.

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