Levenson, uno tra i principali esponenti del William A. White Institute,
fu compagno di corso di Wolstein durante il training psicoanalitico, per
cui gli fu amico per decenni. Nel suo commento all'intervista, tra le altre
cose mette in dubbio che Wolstein fosse stato influenzato solo dalla Thompson,
in quanto a quei tempi al William A. White Institute vi erano altre importanti
influenze di cui Wolstein non poteva non avere risentito. Tra queste Levenson
ricorda innanzitutto Harry Stach Sullivan (anche se morì nel 1949),
e poi Erich Fromm, Frieda Fromm-Reichmann, Martin Buber, Shunryu Suzuki,
e Edward Tauber; anche Rollo May, che si rifaceva alla psicoanalisi esistenziale
e a Tillich, fu molto influente allora. La conoscenza di Buber e Suzuki
fu mediata da Erich Fromm (a questo proposito Levenson ricorda che Alan
Gray, in modo spiritoso e con un gioco di parole, definisce questi insegnamenti
di Fromm come "Buberismo Zen"). Inoltre Levenson, che fu supervisionato
per due anni dalla Thompson, fornisce di lei un ricordo lievemente diverso:
per Levenson Clara Thompson, anche se molto democratica, non era così
aperta e disponibile come la ricorda Wolstein, ma era pur sempre una "riservata
signora del New England". |