CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 36, N. 2 / 2000
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Book Reviews
Inside the Controversy
Kenneth Eisold
Review of: Robert S. Wallerstein, Lay Analysis.
Life Inside
the Controversy. Hillsdale, NJ: Analytic Press, 1998
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Questo saggio-recensione riguarda il libro in cui Wallerstein, nel
modo meticoloso e dettagliato che è tipico del suo stile, racconta
tutta la vicenda della "controversia", cioè la causa legale in cui
quattro psicologi (appoggiati dalla American Psychological Association)
denunciarono la International Psychoanalytic Association (IPA), la American
Psychoanalytic Association e due istituiti psicoanalitici di New York per
non permettere agli psicologi di accedere al training psicoanalitico (come
è noto, questa controversia fu vinta nel 1989 dagli psicologi, che
da allora hanno libero accesso al training - per un resoconto dettagliato
di questo processo, vedi la sintesi al sito http://www.psychomedia.it/pm/modther/probpsiter/ruoloter/rt53-54.htm,
e vedi anche l'articolo sul n. 3/2001 di Psicoterapia
e Scienze Umane).
Wallerstein era la persona più adatta a raccontare tutti i risvolti
di questa penosa vicenda, sia perché la visse in prima persona come
membro di una apposita commissione dell'American Psychoanalytic Association,
sia perché fu presidente dell'IPA. Eisold, pur riconoscendo i meriti
del libro, muove alcune critiche a Wallerstein, in particolare al significato
che lui dà al termine "analisi laica" (che fa anche da titolo al
libro), a suo parere troppo ristretto e inteso solo in senso medico. Lo
critica anche di aver troppo trascurato l'importante ruolo del William
A. White Institute in quella vicenda. Ricorda poi in modo toccante alcuni
aneddoti raccontati da Wallerstein, che rendono bene l'idea del clima che
si viveva anni fa nel mondo psicoanalitico: ad esempio lo stesso Wallerstein
fu inizialmente respinto nella sua domanda di training al New York Psychoanalytic
Institute (la roccaforte degli ortodossi), ma, nelle parole dello stesso
Wallerstein, "l'effetto castigatore dell'essere respinto alla mia prima
domanda di ammissione e il doverla ripetere l'anno successivo fu di aiuto
per la mia maturazione emotiva" (p. 90). |
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