In questo lavoro Romano Biancoli, che dirige una scuola di psicoterapia di
Bologna che si ispira a Erich Fromm (l'Istituto
Erich Fromm di Psicoanalisi Neofreudiana) affiliata all'OPIFER,
approfondisce il problema della individuazione nel pensiero di Fromm, partendo
da un aspetto considerato centrale in tutto il suo percorso di ricerca, il suo
"umanesimo radicale". Da una parte vengono tracciate le matrici
culturali di questo importante psicoanalista neo-freudiano, che peraltro non si
lasciò mai collocare facilmente all'interno di una precisa scuola di pensiero (anche
se sappiamo che i suoi principali punti di riferimento filosofico furono la
psicoanalisi e il materialismo storico di Karl Marx), e dall'altra viene fatta
una rilettura delle sue posizioni, una loro reinterpretazione, per comprenderle
meglio. In particolare, le posizioni di Fromm vengono discusse in rapporto ai
seguenti importanti temi della psicoanalisi: il concetto di transfert, che per
Fromm può tramutarsi in "idolatria" cioè in alienazione o "fuga
dalla libertà" (che è il titolo di un noto suo libro) per rimanere
ancorati a fissazioni infantili che impediscono il processo di individuazione;
il concetto controtransfert, a cui non fu mai data da Fromm l'importanza che gli
diamo oggi, nel senso che Fromm preferiva sottolineare il ruolo della "relazione
reale" tra analista e paziente, al di fuori della costellazione
transfert-controtransfert, anche nel senso dell'umanesimo radicale (che poi è
una implicazione della affermazione di Fromm del 1962 secondo cui "l'uomo
non fa parte solo della società ma anche del genere umano", cioè tutti
gli esseri umani si possono capire vicendevolmente nella misura in cui ciascuno
ha la stessa struttura psichica - si veda l'aforisma di Terenzio, ripreso dallo
steso Fromm, "nihil humanum alienum puto"); la universalità
dei tratti umani e la questione della oggettività in analisi; il qui ed ora e
le "modalità dell'avere e dell'essere" (un altro riferimento al
titolo di un suo libro); la dialettica tra individuazione e interazione
analitica; e così via.
Questo lavoro di Biancoli viene discusso in due "risposte" nelle
pagine successive della rivista, rispettivamente di Sandra Buechler ("Joy
in the Analytic Encounter: A Response to Biancoli") e Jay Kwawer
("Developmental Perspectives in Fromm's Psychoanalysis: A Response to
Biancoli"), due analisti del William Alanson White Institute
conoscitori del pensiero di Fromm.
|