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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 40, N. 3 / 2004
"Small Differences and Their Vicissitudes"
 
Saggio-recensione di: 
 
Vamik Volkan, Blood Lines: From Ethnic Pride to Ethnic Terrorism. Boulder, CO: Westview Press, 1997
 
Vamik Volkan, Gabrielle Ast & William Greer, jr., The Third Reich in the Unconscious: Transgenerational Transmission and Its Consequences. New York: Brunner Routledge, 2002

Robert Prince


Vamik Volkan, autore dei due libri qui recensiti, è noto non solo per i suoi contributi alla psicoanalisi clinica nella prospettiva delle relazioni oggettuali interiorizzate (viste da un punto di vista classico, cioè come forze intrapsichiche in conflitto), ma anche e soprattutto per i suoi contributi interdisciplinari in cui ha avvicinato la psicoanalisi alla storia, alla politica, alla sociologia e ai rapporti tra le nazioni. Questi due libri, tra loro complementari, possono essere considerati di psicologia della storia, campo molto difficile e controverso a cui si dedicò a fondo, tra gli altri, Erik Erikson, un autore molto considerato da Volkan e che approfondì il tema della identità. Prince dice che la psicologia della storia può prendere due direzioni: "dall'interno all'esterno" e "dall'esterno all'interno". La prima direzione è presa da quegli studi che sostengono che la psicopatologia personale è causa di conflitti sociali più vasti (ad esempio, nel caso di Hitler si sarebbe trattato della esternalizzazione di suoi conflitti interni e familiari - questa tesi è sostenuta, tra gli altri, da W. Langer). La seconda direzione, invece, quella che va "dall'esterno all'interno", è presa da quegli studi che sostengono che sono gli avvenimenti sociali quelli che producono il cambiamento psicologico (M. Wangh, nonostante non appartenga alla prospettiva interpersonale, segue questa tendenza). Erikson fu un autore che tenne in considerazione entrambe le tendenze. Dei due libri di Volkan qui recensiti, il primo è quello più divulgativo, e ad esempio viene raccomandato da Richard Lewis, della Commissione Europea, come un libro indispensabile da leggere per tutti i diplomatici e i politici che si occupano di affari internazionali. Il secondo invece è più specialistico, e riporta in dettaglio quattro trattamenti psicoanalitici in cui si vede la trasmissione intergenerazionale dei simboli del nazismo.

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