L'autrice
discute la psicoterapia psicoanalitica di 18 uomini omosessuali, bisessuali o
transessuali (alcuni sieropositivi o affetti da AIDS), di età tra i 21 e i 45
anni, provenienti da dodici paesi diversi, che hanno fatto richiesta di asilo
politico negli Stati Uniti per essere stati perseguitati o torturati nel paese
di origine a causa del loro orientamento sessuale. La maggioranza di queste
persone sono state abusate in giovane età. Nell'articolo vengono discussi i
rapporti tra l'assistenza psicoterapeutica e quella legale, e le implicazioni
del fatto che se la loro richiesta di asilo politico non viene accolta devono
fare ritorno nel paese di origine. L'autrice, che è senior psychologist
al "Programma per i sopravvissuti alla tortura" dell'ospedale pubblico Bellevue/New
York University di New York, sostiene che l'assistenza psicoterapeutica e
quella legale non sono due attività separate, ma sono entrambe complesse
esperienze psicoterapeutiche in cui emergono facilmente delicate dinamiche
transferali e controtransferali, a rischio di acting in a causa della
riattivazione di intensi sentimenti associati al riemergere dei ricordi dolorosi
di abuso sessuale, persecuzione e tortura.
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