Mary Tennes parte da
quelle che lei ritiene essere percezioni extra-sensoriali (ESP) o
telepatiche da
lei avute con una paziente, per postulare una sorta di ampliamento del campo
intersoggettivo in un contesto "transpersonale", cioè che trascende i
singoli Sé di analista e paziente (le esperienze raccontate
dalla Tennes però
potrebbero anche essere coincidenze o spiegabili in altro modo, ad esempio
racconta che sia lei che la paziente volevano acquistare un appartamento in
zona, e che capitò che la paziente scegliesse proprio quello
che lei stessa
sperava di acquistare). L'autrice, alla ricerca di una spiegazione di queste
esperienze, addirittura propone un vero e proprio "modello transpersonale"
che aggiunge, con tanto di diagramma, ad altri quattro: il classico
modello pulsionale monopersonale (in cui il Sé e l'Altro
vengono concepiti
come separati), il modello delle relazioni oggettuali (che è
monopersonale con
rappresentazioni oggettuali, in cui il Sé e l'Altro sono introiettati e
proiettati), il modello interpersonale/relazionale (bipersonale, in
cui il Sé e
l'Altro sono interdipendenti), il modello intersoggettivo (con il Sé,
l'Altro e il campo tra i due, che è il "terzo analitico" [analytic
third] di cui parlano Ogden e anche Green), e infine il modello
transpersonale da lei stessa proposto (definito "campo soggettivo/oggettivo,
in cui il Sé e l'Altro sono/non sono separati"). L'autrice precisa che
utilizza il termine "transpersonale" non nel senso della cosiddetta
"psicologia transpersonale" (che, come è noto, tenta una
integrazione delle
dimensioni psicologiche e spirituali), ma in un senso psicoanalitico, in modo
diverso però dal concetto di "terzo analitico" di Ogden che
viene concepito
come il campo prodotto dalla diade paziente-terapeuta, mentre il contesto
transpersonale lo precede, quasi come fosse una sorta di preesistente
"conoscenza non pensata" (l'unthought known di cui parla
Bollas)
della psicoanalisi stessa. Quello che colpisce è anche il
fatto che questo
contributo esce come articolo di testa del numero, quindi presumibilmente i
direttori (Stern e Bromberg) hanno inteso metterlo in evidenza per sottoporre
alla riflessione questa possibile evoluzione, peraltro coerente al suo interno,
della tradizione interpersonale rappresentata da Contemporary Psychoanalysis.
A questo articolo seguono due discussioni critiche,
rispettivamente di Altman e Menaker.
Neil Altman, in risposta alla Tennes e facendo riferimento
a Loewald, Matte-Blanco e Bion, suggerisce una integrazione tra il modello
cosiddetto transpersonale e quello intersoggettivo, affinché gli aspetti
intuitivi rimangano collegati alla realtà psichica dell'Altro.
Thomas Menaker critica il "misterioso fondamento
dell'essere" postulato dalla Tennes, e afferma che vi sono altre spiegazioni
plausibili delle esperienze da lei descritte. Dice che il "campo
supra-ordinato" descritto dalla Tennes è un concetto religioso, non
scientifico, ed evidenzia una discrepanza tra la sua attenta descrizione
clinica, che è vicina all'esperienza, e la natura astratta del
suo "modello
transpersonale", che è lontano dall'esperienza.
In un articolo successivo, Mary Tennes risponde agli
interventi di discussione di Altman e Menaker.
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