Nina
Farhi,
una psicoanalista inglese di orientamento winnicottiano (è
stata la direttrice
della Squiggle
Foundation),
descrive una lunga analisi durata più di dieci anni con una
grave paziente
psicotica che gradualmente è riuscita a migliorare. A
più riprese la terapeuta
si è lasciata invadere dal mondo psicotico della paziente
cercando nello stesso
tempo di rimanere se stessa. Due autori discutono questo caso clinico: Richard
Chefetz (un esperto dei disturbi dissociativi) discute la differenza
tra sintomi
psicotici e dissociativi, mentre Joyce Slochower mostra le differenze tra
l'approccio winnicottiano e quello della psicoanalisi relazionale
nordamericana.
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