Bertram
Schaffner, deceduto nel 2010 a 98 anni, era un analista supervisore del
William Alanson White Institute che in questa intervista racconta, tra le
altre cose, la sua esperienza nell'esercito (si recò a Norimberga per
intervistare i criminali di guerra dietro suggerimento di Margaret Mead, che era
una sua cara amica), i suoi anni di training (fu uno dei primi psichiatri
americani a dichiararsi gay in un periodo in cui vi era il rischio di perdere la
licenza), la sua analisi con Clara Thompson, le sue lotte per i diritti civili,
i suoi studi di psichiatria transculturale e sulla famiglia autoritaria in
Germania (scrisse ad esempio il libro Father Land. A Study of
Authoritarianism in the German Family. New York: Columbia University Press,
1948), e così via (questa intervista è al sito
www.wawhite.org/uploads/Journals/CP46%283%29Lubart.pdf). Bertram
Schaffner si era molto impegnato nella lotta per i diritti civili in tempi nei
quali per un medico confessare la propria omosessualità poteva comportare il
ritiro della licenza. Anche Blechner, direttore di
Contemporary Psychoanalysis,
è un gay dichiarato; come è noto, gli analisti omosessuali in Nord America sono
molto attivi e rappresentano una componente importante della professione (si
pensi che nel 2005 lo psichiatra omosessuale Jack Drescher - autore di numerosi
articoli anche su
Psicoterapia e Scienze Umane
- si candidò alla presidenza dell'American Psychiatric
Association, la carica politica in
psichiatria più importante al mondo, e perse di misura, vinse una
psichiatra donna). Per una storia
del rapporto tra omosessualità e istituzione psicoanalitica vedi l'articolo di
Jack Drescher a pp. 151-168 del n. 2/2010 di
Psicoterapia e Scienze Umane.
Per una discussione teorica e sociologica sull'essere psicoterapeuti e
omosessuali, vedi l'articolo di Paolo Migone del 2007
"Uno psicoterapeuta può
essere omosessuale?". |