Buona parte del n.
1/2017 è dedicato alla storia del William Alanson White Institute: viene
pubblicato per la prima volta il testo di una conferenza che tenne Clara
Thompson nel 1955 sulla storia del William Alanson White Institute, con
una nota introduttiva di Donnel B. Stern e commenti di Edgar Levenson, Adrienne
Harris, Marylou Lionells, Sue A. Shapiro e Ann D'Ercole. E' un testo di notevole
interesse, in cui si raccontano le prime scissioni nelle istituzioni
psicoanalitiche americane, con aneddoti e dettagliati ricordi personali. Clara Thompson, che era stata analizzata da Sándor Ferenczi, era molto legata a Harry
Stack Sullivan ed Erich Fromm, assieme ai quali fondò il William Alanson
White Institute. Lei e Karen Horney vengono considerate le "prime teoriche
femministe psicoanaliste", e grande fu la loro influenza sulla psicoanalisi
interpersonale americana. La Thompson, in particolare, fu una figura chiave per
il White Institute e, come racconta Edgar Levenson nel suo commento che è
anche ricco di aneddoti sul suo rapporto personale con Clara Thompson, quando
lei morì, nel 1958, il White Institute subì un contraccolpo da cui fece
fatica a risollevarsi. In questo numero, fuori da questa sezione su Clara
Thompson, vi sono altri due articoli di interesse storico: di Donnel B. Stern
sulla storia e lo stato attuale della psicoanalisi
interpersonale, e di Ann D'Ercole (che già era intervenuta a commento
dell'articolo di Clara Thompson) intitolato "Reimpossessarsi della tradizione
interpersonale: tenere strette le nostre radici transdisciplinari". L'articolo
di Donnel B. Stern ripercorre la storia della
psicoanalisi interpersonale tentando di differenziarla dalla
psicoanalisi "relazionale", una differenza
questa che è controversa e su cui tanti hanno scritto. Secondo Donnel B. Stern
l'aggettivo "relazionale" connota l'impostazione che diede Steve Mitchell –
soprattutto a partire dal noto libro del 1983, scritto assieme a Jay Greenberg,
Le relazioni oggettuali nella teoria
psicoanalitica (Bologna: Il
Mulino, 1986), e da quello del 1988
Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi. Per un modello integrato
(Torino: Bollati Boringhieri, 1993) - il quale ha cercato di coniugare
l'originaria impostazione sullivaniana ("interpersonale") con la scuola inglese
delle relazioni oggettuali (Fairbairn, Guntrip, etc.) e la Psicologia del Sé di
Kohut. Donnel B. Stern, che si definisce "interpersonale/relazionale",
aggiunge però due aspetti che a suo parere sono specifici della
psicoanalisi interpersonale e non di quella
relazionale: i "valori umanistico-esistenziali" (sottolineati soprattutto da
Erich Fromm) e un'adesione radicale alla teoria del campo così come l'aveva
concepita Kurt Lewin (che a sua volta l'aveva elaborata a partire dai teorici
della Gestalt Kurt Koffka e Wolfgang Köhler). |