Come è noto, il MMPI-2 è un questionario di valutazione della personalitˆ e la personalitˆ è un costrutto che implica necessariamente il concetto di stabilitˆ, ossia è un costrutto soggetto a scarse variazioni nel tempo o in rapporto a situazioni esterne ad esso. Ciò che ne deriva logicamente è che le scale del MMPI-2 dovrebbero essere altamente correlate fra loro a distanza di lunghi periodi di tempo. Nel corso degli ultimi 10 anni sono apparsi molti lavori che hanno dimostrato una stabilitˆ da moderata ad elevata delle scale del Minnesota e questo lavoro replica tali dati su una popolazione di 114 pazienti psichiatrici afferenti ad un centro della Veterans Administration.
I soggetti sono stati testati in due occasioni per varie ragioni, spesso con diagnosi e motivi differenti, e sono stati suddivisi in 3 gruppi a seconda dell'intervallo di tempo intercorso fra una somministrazione e l'altra, ossia nel corso di 1 anno (gruppo 1), da 1 a 3 anni (gruppo 2) e da 3 a 8 anni (gruppo 3). I coefficienti di correlazione test-retest sono stati da 0.49 a 0.80 per le scale cliniche di base, da 0.56 a 0.78 per le scale supplementari e da 0.56 a 0.78 per le scale di contenuto. L'accordo per i profili ad una punta è stato del 41%, a due punte del 27% e a tre punte del 26%.
I dati hanno mostrato una stabilitˆ inferiore a quella riportata nei dati normativi e negli studi su soggetti non-psichiatrici (ma con intervalli di tempo molto più brevi, da una settimana a 4 mesi) ma simili ai dati riportati in letteratura su pazienti psichiatrici.
L'autore conclude notando come i risultati nel complesso possono considerarsi molto soddisfacenti se si tiene conto del fatto che soggetti psichiatrici possono presentare sintomi e condizioni cliniche correlate a situazioni di stress molto variabili, soprattutto su lunghi periodi di tempo.
Patrick H. Munley
Department of Counselor Education and Counseling Psychology
3102 Sangren Hall
Western Michigan University
Kalamazoo, MI 49008-5226
USA
Email: patrick.munley@wmich.edu
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