L'eiaculazione precoce (EP) è un problema molto comune negli
uomini ed è definita da una ridotta latenza eiaculatoria (1-2 minuti
o meno) e da uno scarso controllo sull'eiaculazione. Sono state proposte
molte ipotesi di spiegazione: ipersensibilità, iperreattività
del riflesso eiaculatorio, iperattivazione agli stimoli sessuali dovuti
all'ansia, mancanza di sintonizzazione fra componenti mentali e fisiologiche
dell'eccitamento sessuale, bassa soglia eiaculatoria, mancanza del controllo
appreso dell'eiaculazione a causa di scarsa attività sessuale. In
questo studio, gli autori hanno organizzato una complessa metodologia che
ha esaminato sia la latenza eiaculatoria che il controllo sull’eiaculazione
in 36 soggetti con EP e 18 soggetti sani, reclutati con presicisi criteri
di inclusione (ad evitare soggetti con cause organiche di EP) attraverso
annunci sui giornali. I dati sono stati ottenuti in modo retrospettivo
(indagine anamnestica su abitudini e risposte sessuali), prospettivo (mediante
un diario dettagliato su attività sessuali e masturbatorie di 2-3
settimane) e in laboratorio (attraverso un apparecchio di stimolazione
vibrotattile e registrazione dei valori dell’erezione e della latenza eiaculatoria
a stimoli sessuali forniti un video porno). I risultati sono stati i seguenti:
1) Vi sono state differenze fra soggetti con EP e sani? No, entrambi
i gruppi hanno dichiarato lo stesso livello di soddisfazione nel rapporto
con il proprio partner e la stessa frequenza di attività sessuali
(sia di rapporti che masturbatoria), disconfermando l'ipotesi della bassa
soglia o dello scarso controllo appreso (per scarsa attività sessuale).
2) Vi sono state differenze fra risposta sessuale e misure fisiologiche
nella risposta sessuale? No, in entrambi i gruppi le due valutazioni sono
state ben correlate. Ciò disconferma l'ipotesi che lo scarso controllo
eiaculatorio sia dovuto alla scarsa sintonia fra eccitamento e risposta
fisiologica alla stimolazione sessuale.
3) Vi sono state differenze nel vissuto della risposta sessuale fra
soggetti con EP e sani? Si, i soggetti con EP non hanno dichiarato un maggior
livello di eccitamento anche quando avevano un maggior tasso eiaculatorio
e hanno sottostimato l'erezione anche se non vi era differenza con i soggetti
sani nelle misure al Rigi-scan. Probabilmente in questi soggetti l'eiaculazione
avviene prima del picco di eccitamento soggettivo o essi sottostimano il
livello di eccitamento fisiologico.
4) Vi sono altre state differenze fra soggetti con EP e sani? Si, i
soggetti con EP sono risultati significativamente più insoddisfatti
anche della risposta orgasmica, oltre che eccitatoria. In laboratorio,
il tasso eiaculatorio fra soggetti EP e sani è stato uguale alla
stimolazione erotica del videotape ma i soggetti EP hanno mostrato aumento
nella risposta genitale e più probabilità di eiaculare rispetto
ai soggetti di controllo quando è stato applicato il vibrostimolatore
sul pene. Ciò confermerebbe l'ipotesi di una ipereccitabilità
dei soggetti EP limitata però alla stimolazione tattile del pene
e non agli stimoli visivi ed alle componenti di aura eccitatoria. Inoltre
i soggetti EP hanno mostrato una maggiore latenza eiaculatoria nei rapporti
sessuali ma non alla masturbazione, contrariamente ai soggetti sani, e
la latenza eiaculatoria alla masturbazione non differisce fra i due gruppi.
Ciò non è facilmente spiegabile poiché i soggetti
EP hanno dichiarato ugualmente uno scarso controllo volontario sull'eiaculazione
durante la masturbazione.
L'ipotesi finale degli autori è che la EP sia dovuta a problemi
che insorgono nella relazione e non soltanto nel maschio. E' cioè
probabile che il problema eiaculatorio insorga a causa di qualcosa che
avviene nel rapporto sessuale con il partner: il partner infatti potrebbe
indurre ansia prestazionale o stimolare tattilmente in modo eccessivo o
comunque inadeguato il pene del maschio, condizioni assenti durante la
masturbazione in cui il soggetto controlla autonomamente ad es. i movimenti
oscillatori, vibratori e di pressione tattile sul pene.
Tale ipotesi ci sembra interessante sia perché conferma l'ipotesi
psicodinamica che i problemi sessuali insorgono all'interno della relazione
di coppia più che a livello individuale, sia perché pone
alcune indicazioni di tipo preventivo nei corsi prematrimoniali o anche
scolastici di educazione sessuale.
David L. Rowland
Department of Psychology
Valparaiso University
Valparaiso, IN 46383, USA
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