Maurizio Mottola Mercoledì 19 gennaio 2011 si è svolto a Napoli il convegno 'La formazione nella ASL Napoli 1 Centro ed in Campania nel 2011'. A Renato Montella, direttore del servizio di formazione dell’ASL Napoli 1 Centro e tra i promotori dell’evento, abbiamo posto alcune domande. - Qual è il bilancio dell’applicazione del sistema Educazione Continua in Medicina (ECM) nella formazione degli operatori della sanità pubblica nell’ASL Napoli 1 Centro? Senza dubbio dall’entrata in vigore del Sistema ECM la formazione in sanità è aumentata come quantità e migliorata qualitativamente in maniera esponenziale, soprattutto per gli operatori del comparto, ma anche per la dirigenza, specie quella medica, e per i convenzionati. Un punto di forza del sistema ECM potrebbe essere quello di imporre, agli organizzatori degli eventi, di dichiarare, ex ante, obiettivi, modalità di formazione, date, sedi, relatori, eccetera e di valutare presenze e apprendimento. Un punto di debolezza potrebbe essere quello di non essere riuscito ad evitare le “sponsorizzazioni”, specie per quelle categorie professionali che maggiormente influenzano le scelte degli utenti. - Di cosa ha trattato nella sua relazione i confini della formazione in sanità? Nella mia relazione ho inteso evidenziare tutte le attività che un Servizio di Formazione dovrebbe porre in essere tra cui: 1) la formazione collettiva, ECM e non, le funzioni di provider e l’erogazione dei crediti; 2) la formazione individuale obbligatoria e quella per comando tecnico-scientifico; 3) la formazione di base universitaria svolta presso le Aziende Sanitarie (corsi di laurea per le professioni sanitarie; da noi ne sono attivi 5); 4) la rete per le specializzazioni mediche svolte presso le sedi non universitarie del SSN (che dovrebbero ricoprire i 2/3 del percorso formativo teorico-pratico); 5) la valutazione delle attività di tirocinio pre e post universitario svolto presso le sedi aziendali e la valutazione delle istanze di “volontariato”; 6) le autorizzazioni al personale dipendente e convenzionato a svolgere attività di docenza e di consulenza presso Enti e Società esterne; 7) la valutazione dei contratti per “dottorati di ricerca” attivati con le Università presso Aziende Sanitarie. Come si vede oltre che la formazione “diretta” del personale il mondo della formazione è ben più complesso e variegato; tutte queste attività vengono svolte dal Servizio Formazione nell’ASL Napoli 1 ma, mi risulta, solo in pochi altri Servizi di Formazione delle altre Aziende Sanitarie nazionali. - Come riesce la formazione ad influire sulla qualità dell’organizzazione e della erogazione delle prestazioni? Bella domanda! Il dibattito sulla valutazione d’impatto della formazione sanitaria è tuttora molto acceso tra gli “addetti ai lavori”. Il sistema ECM ha previsto, come innanzi detto, la valutazione delle conoscenze a fine formazione. Ben diverso, e ovviamente molto più complesso, è valutare la variazione delle competenze, delle attività rese all’utenza e della percezione del miglioramento da parte dei fruitori finali (ex pazienti, se si può ancora usare questo termine senza essere tacciati di essere vetero ... qualcosa) dopo x mesi dall’erogazione della formazione. Per quanto attiene il Servizio Formazione da me diretto ci siamo dati come obiettivo per il 2011 quello di valutare le performances. Dei risultati di tale lavoro ve ne parleremo tra un anno. Spero! |